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Il nostro Paese è davvero un crogiuolo di luoghi fantastici sia dal punto di vista paesaggistico che dal punto di vista architettonico  e, non ultimo, storico.  Non sfugge a questa regola, anzi ne è una delle validazioni più oggettive il Complesso della Reggia della Venaria in Piemonte.

Questa è una delle Residenze Sabaude parte del sito UNESCO come  Patrimonio dell’umanità dal 1997. Il complesso è imponente: accedendo dall’entrata principale si viene accolti nella corte d’onore, nel centro della quale sorgeva una fontana detta del cervo, la facciata principale in intonaco con cornucopie conchiglie e frutti ; costituito da circa 80.000 mq di terreno calpestabile, include il parco ed il borgo storico di Venaria.

I lavori di costruzione della Reggia vennero progettati dal 1658  ma l’opera si protrasse poi nel tempo fino, almeno, al 1675; non fu scelto a caso questo sito ma per la vicinanza degli estesi boschi detti del Gran Paese, ricchissimi di selvaggina.

Un territorio che si estende per un centinaio di chilometri fino alle montagne alpine, che regala al fruitore un panorama a trecentosessanta gradi davvero da mozzare il fiato e che si presta – come in realtà negli anni è stato fatto – ad ospitare eventi  davvero imponenti ; basti ricordare gli eventi per il 150° anniversario dell’ unità d’Italia.

Sono gli splendidi giardini del complesso della reggia di Venaria che, però,  rappresentano il vero fiore all’occhiello di questa magnificenza;  con gli spazi dei Giardini all’Inglese, quello dei Fiori e delle Rose, e l’area dei boschetti .

La fruibilità a fini di eventi e appuntamenti  è stato il perno centrale della rinascita di questo sito a seguito degli interventi di restauro degli scorsi anni e non a caso: « Il recupero della reggia di Venaria Reale è considerato uno dei più grandi cantieri di restauro europeo in quanto non si tratta solamente del restauro di un complesso architettonico, ma del recupero urbanistico di un intero territorio che comprende la città di Venaria, il suo centro storico, la sua viabilità, le infrastrutture, il Borgo Castello della Mandria con il suo parco, le circa 30 cascine e ville interne, il recupero di terreni abbandonati e ora riqualificati a giardini ».

Oggi itinerari tematici, laboratori, attività ludiche offrono a tutti i visitatori chiavi interpretative per orientarsi nella ricchezza di prospettive e possibilità che la Venaria offre. L’obiettivo è che ognuno possa trovare i propri percorsi di interesse, scegliendo tra letture che privilegiano la storia, l’architettura, il rapporto con il territorio o il racconto della vita di corte.